COMUNICATO STAMPA 26-06-2019
La donna che riapriva i teatri
Al via a Prato le riprese del documentario di Francesco Ranieri Martinotti
Il film, prodotto da Capetown, è tra gli assegnatari del bando Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema e si avvale della collaborazione di Toscana Film Commission
Dopo l’annuncio dell’arrivo in Toscana, nelle prossime settimane, dei set dei nuovi film di Samuele Rossi (Glassboy, inizio riprese ancora top secret), di Hieder Rashid (Europa,da metà luglio nell’aretino), di Andrea Muzzi (Vi voglio cattivi, in arrivo ad agosto, tra Montecatini e Aulla) e del film per la tv, Piaggio. Un sogno italiano,(che sarà in lavorazione a fine mese, tra Pontedera e Pisa) annunciato, dalla casa di produzione Capetown, di Camillo Esposito, l’inizio delle riprese a Prato in questi giorni del documentario La donna che riapriva i teatri, scritto e diretto da Francesco Ranieri Martinotti.
Direttore del festival France Odeon, che si svolge a Firenze già da oltre dieci anni, e della rassegna Cannes a Firenze, Martinotti ha già realizzato nella regione il documentario Barbieri d’Italia, andato in onda su Rai 3 a gennaio 2016, seguito da quasi mezzo milione di spettatori.
La donna che riapriva i teatriha vinto il bando 2018 a sostegno dei film documentari del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinemae può contare sulla collaborazione di Toscana Film Commission.La storia raccontata, dal carattere donchisciottesco, è quella di Roberta Betti, imprenditrice pratese che negli anni 90 salvò il teatro Politeama di Prato dalla trasformazione in un garage. Il teatro, costruito negli anni ’20 per volontà di Bruno Banchini, campione di palla elastica, lo sport più popolare in quegli anni, vanta tra i suoi progettisti anche l’ingegner Pierluigi Nervi.
Roberta Betti riuscì a fermare la speculazione edilizia alla quale rischiava di andare incontro lo storico edificio, costituendo un comitato cittadino che, tramite una raccolta di fondi lo riacquistò e lo restituì alla città, rilanciandone nel contempo l’attività teatrale. Al salvataggio contribuì anche il noto giornalista e conduttore tv Maurizio Costanzo, che invitò Roberta Betti a diverse puntate del suo show.
“Sono venuto a conoscenza di questa storia grazie ad un’amica appassionata di teatro”dichiara il regista Martinotti “e immediatamente ho pensato che in un’epoca in cui la cultura è finanziata prevalentemente da sponsor privati fosse importante raccontare di un teatro salvato da comuni cittadini, appassionati di cultura e spettacolo”.
Roberta Betti, che oggi, all’età di 92 anni, gestisce ancora il cartellone del Politeama, è la protagonista assoluta del film, insieme ad Agnese Gori e ad Elena Caliani e a molti altri allievi della scuola del Musical diretta da Simona Marchini, che ha sede proprio all’interno del Politeama. Il documentario, che alterna l’appassionata testimonianza di Roberta Betti a preziose immagini di repertorio, è costruito come un musical e si avvale di alcuni quadri musicali scritti e musicati per l’occasione.“Si tratta di una produzione di qualità” –sottolinea il produttore Esposito – ”che abbiamo potuto avviare solo grazie al sistema di sostegno al cinema di Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, indispensabile per le piccole realtà produttive. Speriamo in ogni caso di trovare sponsor tra le imprese locali, visto che il nostro film parla di un’eccellenza tutta pratese.”